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Il Pecorino, un altro grande vino autoctono Italiano.

20 aprile 2013

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Il Pecorino è un vitigno autoctono Italiano molto diffuso nelle Marche sulle colline prospicenti i Monti Sibillini, l’alto Abruzzo e più limitatamente in altre regioni.

Questo vitigno era destinato all’estinzione, perché di bassa resa, e quindi non permetteva ai viticoltori gli stessi guadagni, di vendita verso le cantine sociali, assimilabili a quelle delle uve Trebbiano o Passerina.

Nella vallata dell’Arquata sono fortunatamente sopravvissute viti a piede franco e grazie all’opera di viticoltori lungimiranti il vitigno ha ritrovato, tra le altre zone, un suo preciso habitat nel territorio di Ripatransone e Offida.

Oggi vi voglio parlare di uno di questi eroi che ha le vigne in questo lembo di Piceno situato tra il mare adriatico e i Monti Sibillini.

Il volenteroso e timido Simone Capecci rappresenta la quarta generazione di una famiglia dedita alla cultura della vite. Quando le campagne del posto iniziarono a spopolarsi, perché la gente migrava verso le zone marine, il papà decise di restare e con una buona dose di coraggio, nel 1974, acquistò la proprietà da dove iniziò a commercializzare il frutto della sua fatica verso la cantina sociale. Dal 1988 s’iniziano, non senza difficoltà, a produrre in autonomia vino in bottiglia e a commercializzare poche unità per volta nel territorio, finché, e qui Simone ha raccontato con una certa emozione e tanto stupore, è avvenuta la prima fortunosa vendita di 1200 bottiglie che ha aperto la strada al successo dell’Azienda Poderi Capecci San Savino.

Negli anni 90, grazie anche all’aiuto delle istituzioni locali, s’inizia a sperimentare il vitigno Pecorino che è sembrato adattarsi subito sul terreno prevalentemente argilloso presente in questo territorio. Terreno, tra l’altro, perfettamente posizionato per ricevere le benefiche brezze adriatiche e riparato dalle correnti dell’est grazie alla naturale curvatura terrestre del sud della regione.

Il Pecorino è un’uva precoce e dalla buccia molto sottile e ha bisogno di essere protetto in estate dal forte sole, lasciando uno strato di foglie a protezione sopra ogni grappolo. Il Pecorino di Offida ha acquisito la DOCG dal 2011.

La Passerina, il Sangiovese e il Montepulciano sono le altre uve aziendali. Anche quest’ultimo vitigno sembra essersi acclimatato molto bene. Sicuramente le condizioni ideali permettono al Montepulciano di produrre in abbondanza anche in annate poco felici. Diverso dal Montepulciano d’Abruzzo, si distingue da esso anche per i tannini più presenti.

Con Simone abbiamo degustato in sostanza tutti i suoi prodotti con la sorpresa finale di un intruso.

Il Tufilla è una Passerina in purezza che grazie anche alla sua resistenza alle malattie e ai raccolti pressoché garantiti è chiamata dai contadini con il nome di Paga Debito o Uva d’Oro. Il vino Marche, IGT del 2012 di 12 % vol proviene da vigne di 15 anni. Il colore è brillante di un bel giallo chiaro. Passerina molto aromatica e fresca con sentori di fiori bianchi, agrumi, erbe fresche, pesca e melone. In bocca corrisponde con la freschezza e l’agrume su un corpo magro, dolce e al tempo stesso dotato di acidità sostenuta. Credo che una versione spumante possa venire molto bene e, perché no, anche un Vin Santo potrebbe riuscire alla perfezione. Evidentemente questo vino semplice e di facile beva si vende senza problemi soprattutto nel periodo estivo.

Il Ciprea Offida Pecorino 2011 di 13% vol si presenta con il suo colore giallo luminoso. Questo vino fa solo acciaio, molto fresco, profuma di vegetale, santoreggia, frutta gialla matura, susina goccia d’oro che accompagnano una nota minerale. All’assaggio è morbido, con corpo dotato di mineralità e una nota agrumata nel finale. Lasciatelo qualche anno in cantina a maturare.

Il Ciprea Offida Pecorino 2010 si presenta leggermente più dorato. Dotato di naso minerale, leggermente fumé, sprigiona note fruttate di agrumi e frutta a polpa gialla. Possiede un corpo morbido, rotondo e sapido e al tempo stesso molto bilanciato. La maturazione di un successivo anno ha donato un maggior equilibrio.

Il Ciprea Offida Pecorino 2009 è color giallo oro con note di frutta dolce, gelatina di agrumi e prugna. La nota minerale è più delicata. In bocca è sferico tanto è perfetto l’equilibrio tra la sapidità, il corpo e la giusta acidità finale. Da comprare e bere subito visto anche il prezzo contenuto.

Il Picus Rosso Piceno Superiore da vigne di 25 anni fa botte grande per 18/24 mesi ed è un blend composto per il 60% da Montepulciano e 40% da Sangiovese. Rosso violaceo presenta note di frutti di bosco, confettura di prugne, pepe e note balsamiche. Morbido, fresco, schietto, pulito e di media struttura si candida ad esser usato come vino quotidiano.

Il Fedus è un Sangiovese in purezza da vigne di 30 anni. Più brillante del precedente vino presenta profumi balsamici e tostati. Qui c’è ancora tanta massa tannica unita a freschezza e acidità. Maturerà nel tempo questo vino longevo che incredibilmente proviene da vigne esposte direttamente a Sud.

Il Quinta Regio è un Montepulciano in purezza che ha sostato per 36 mesi in legno e a seguire un anno in barrique e un altro in bottiglia. Il vino del 2006 è scuro e impenetrabile. Al naso è un tripudio di frutta di bosco, con evidente ribes rosso, accompagnata da frutta secca e nota di cacao. In bocca è strutturato, pieno, fresco e con sentore di cioccolato al tempo stesso. Veramente piacevole e goloso come pochi altri rossi Italiani.

Ed eccoci all’intruso e in quanto tale anche anonimo. Quest’apprezzatissimo dono da parte di Simone Capecci è un mosto cotto da uve Passerina che viene fatto asciugare con delle caldaie in rame fino a ridurlo della metà. Questo vino non è in commercio ed è usato dalla famiglia Capecci solo per ricorrenze speciali, e quindi, è offerto agli amici. Noi ringraziamo Simone per averci annoverato fra essi.

Poderi Capecci San Savino

Azienda Agricola San Savino

Di Capecci Domenico

C. da S. Maria in Carro, 13

S. Savino di Ripatransone

Ascoli Piceno – Italy

http://www.sansavino.com

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3 commenti
  1. Rinaldo permalink

    …piccole aziende, grandi vini.
    Zona vocata, contrada Ciafone località S. Maria in Carro!
    Al di là dei Pecorino, Quinta Regio ’06 top wine secondo me.

  2. Sono assolutamente d’accordo con l’autore, questo vino è delizioso.

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